Parole d’ordine per il settore Automotive da qui al 2030: Personalizzazione, Realtà Virtuale e Online.
Da quanto emerge da uno studio condotto da McKinsey, il settore dell’automobile nel prossimo futuro sarà soggetto ad importanti cambiamenti che ci porteranno a guardarlo e – per noi – ad indagarlo con occhi e modalità nuovi.
L’auto sarà sempre meno solo un mezzo di trasporto e sempre più un insieme di funzionalità che “porta” a destinazione. Ad una domanda che rifletterà la personalità degli acquirenti, il loro stile, le loro necessità, si dovrà necessariamente rispondere con un’offerta personalizzata. E personalizzazione sarà proprio la parola chiave per produttori e rivenditori di automobili negli anni a venire.
Una importante declinazione della personalizzazione è legata alla realtà virtuale che andrà e –dovrà- diffondersi sempre più presso le concessionarie. Essa infatti consente di trasformare in tempo reale una macchina nell’ esatta richiesta del cliente e così per i tutti i clienti! Potendosi avvalere della realtà virtuale, le concessionarie avranno pochissime auto in esposizione, riducendo significativamente una delle principali voci di costo del sistema di vendita e distribuzione del settore.
L’offerta personalizzata però non si limiterà alle sole caratteristiche della macchina – dal colore all’infotainment, ecc. ecc. – ma porterà a qualcosa di veramente pensato su misura per il cliente e continuamente adattabile ai suoi bisogni. È probabile infatti che sempre meno si finirà per acquistare un’auto, l’Auto, e sempre più invece si opterà per dei pacchetti che diano l’accesso a più vetture in un certo arco di tempo. Per cui si potrà avere una cabriolet per i weekend in estate e il SUV per affrontare la neve in inverno.
Questo avrà un impatto anche sulle politiche di prezzo che si dovranno adeguare; si assisterà al passaggio di prezzo di prodotto a prezzo di servizio. E per servizio ci si riferisce a pacchetti e abbonamenti per quella che è da intendersi come una mobilità condivisa. E si sentirà infatti parlare di prezzo per periodo o per chilometraggi di utilizzo.
Al tempo stesso la disponibilità di piattaforme online porteranno sempre più verso prezzi trasparenti e meno negoziabili, dove un prezzo noto e condiviso verrà semplicemente declinato in base alle modalità specifiche della richiesta.
La digitalizzazione e la personalizzazione dell’offerta, ridurranno anche i tempi di ricerca che, grazie ai Big Data, condurrà verso la scelta adatta alle proprie esigenze. Si faranno dunque meno ricerche ma si avranno risposte più “intelligenti” sfruttando algoritmi che faranno tutto il lavoro. Si passerà quindi meno tempo presso le concessionarie dove si potrà arrivare già con le idee ben chiare, lasciando però al venditore minor margini (in tutti i sensi!) di manovra!
Le concessionarie dunque dovranno cambiare. Potranno essere più snelle, dovranno essere sempre più digitalizzate (e questa rischia di essere l’unica via per la sopravvivenza!), specializzarsi in base al target di interesse e sfruttare al massimo il loro punto di forza – ovvero la conoscenza della realtà locale- per offrire un mirato servizio di mobilità condivisa.
Anche la vendita si potrà spostare online, ma nessuno ancora si azzarda a togliere valore e importanza ad una calorosa stretta di mano!